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Messico, gli orrori di Teuchitlán

Il paese è sconvolto per il ritrovamento, nel Rancho Izaguirre di Teuchitlán (Stato di Jalisco), di resti umani bruciati, scarpe, borse, indumenti e altri oggetti personali che fanno pensare a centinaia di vittime. Il luogo sarebbe stato usato come campo di "addestramento e sterminio" dal cartello Jalisco Nueva Generación e qualcuno ha ipotizzato anche l'esistenza di forni crematori. In settembre la Guardia Nacional si era scontrata con membri della delinquenza organizzata, arrestando dieci persone e liberando due sequestrati. Ma dopo di allora la Procura statale aveva affermato di non aver trovato traccia di altre attività criminali. Eppure in marzo i Guerreros Buscadores de Jalisco, un gruppo di familiari di desaparecidos che non si rassegnano alla scomparsa dei loro cari, hanno fatto la macabra scoperta. Teuchitlán, un tempo noto per un antico insediamento preispanico dalle caratteristiche piramidi cricolari, è diventato oggi il simbolo dell'orrore in cui i narcos hanno sprofondato alcune zone del Messico.

Intervenendo sul caso Teuchitlán la presidente Sheinbaum, dopo aver espresso la sua vicinanza alle famiglie degli scomparsi, ha assicurato: "Agiremo nel quadro della legge e con tutta la forza dello Stato" contro l'impunità. E ha annunciato una serie di azioni per fronteggiare il fenomeno, prima tra tutte il rafforzamento della Comisión Nacional de Búsqueda per ampliare la sua capacità di indagine anche attraverso l'acquisizione di nuovi strumenti tecnologici. Gli avversari della Cuarta Transformación non hanno però tralasciato l'occasione per attaccare il governo, diffondendo in soli quattro giorni decine di migliaia di falsi account su X che hanno generato oltre un milione di hashtag quali #NarcoPresidentaClaudia e #NarcoExPresidenteAMLO. Una vera e propria guerra sucia per la quale sono stati spesi 20 milioni di pesos con l'intento di destabilizzare le istituzioni.

LE RIFORME DELLA PRESIDENTE SHEINBAUM. Celebrando l'anniversario della nazionalizzazione dell'industria petrolifera, avvenuta il 18 marzo 1938, la presidente Claudia Sheinbaum ha affermato che "il miglior omaggio che possiamo fare al generale Lázaro Cárdenas e al popolo del Messico" è la promulgazione delle leggi di riforma (già approvate dal Congresso) volte al rafforzamento di Petróleos Mexicanos e della Comisión Federal de Electricidad come imprese pubbliche dello Stato. Viene così consolidata la sovranità energetica del paese, cancellando la controriforma neoliberista promossa nel 2013 dal priista Peña Nieto, che mirava a trasformare petrolio ed elettricità in redditizi affari privati. Alla cerimonia era presente Cuauhtémoc Cárdenas, figlio del generale.

Un'altra importante iniziativa di riforma inviata dalla presidenza al Congresso prevede l'aggiunta di due paragrafi all'articolo 40 della Costituzione, per mettere in chiaro - ha detto Sheinbaum - che con qualsiasi paese, e soprattutto con gli Stati Uniti, "collaboriamo, ci coordiniamo, lavoriamo insieme, ma non ci sottometteremo mai". I paragrafi proposti affermano: "Il popolo del Messico, in nessuna circostanza accetterà interventi, intromissioni o qualsiasi altro atto dall'estero che sia lesivo dell'integrità, dell'indipendenza e della sovranità della nazione, come colpi di Stato, ingerenza nelle elezioni o violazione del territorio messicano, sia questa per terra, mare o spazio aereo. E neppure consentirà alcun intervento in indagini e persecuzione senza l'autorizzazione e la collaborazione espressa dello Stato messicano nel quadro delle leggi in vigore".

In dicembre Claudia Sheinbaum aveva firmato il decreto per la pubblicazione sul Diario Oficial, in 57 lingue originarie, della riforma costituzionale adottata durante il mandato di López Obrador, che per la prima volta riconosce i 68 popoli nativi come soggetti di diritto pubblico con personalità giuridica e patrimonio proprio, obbliga a consultazioni in merito a progetti che riguardino le loro comunità e dichiara il Messico "nazione multietnica". Il mese precedente era stato presentato il Plan Nacional Hídrico, con il quale "si lascia alle spalle la visione neoliberista" dell'acqua come merce. Un persorso, iniziato già da López Obrador, al quale verrà dato maggior impulso per recuperare questa risorsa "come bene della nazione e come diritto umano". (20/3/2025)

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a cura di Nicoletta Manuzzato