Il vertice del Mercosur a Montevideo (5-6 dicembre) si è concluso con un importante annuncio: dopo oltre vent'anni di trattative è stato raggiunto l'accordo commerciale tra il blocco sudamericano e l'Unione Europea. L'area di libero scambio tra le due regioni prevede l'eliminazione progressiva del 92% delle tariffe doganali sui prodotti esportati dal Sud America verso il Vecchio Continente e del 91% su quelli in direzione opposta. "Creiamo un mercato di 700 milioni di persone", ha affermato la presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen, aggiungendo che l'accordo "riflette i nostri valori comuni, il nostro impegno contro la deforestazione e per l'attuazione degli accordi di Parigi". Ma non tutti in Europa appaiono convinti dell'impronta ecologista di questo testo: se il Ppe è entusiasta, assai critici sono i gruppi della Sinistra e dei Verdi. E si oppongono agricoltori e allevatori, che temono la concorrenza di aziende sottoposte a regole meno rigide per quanto riguarda l'uso di pesticidi nei campi e di ormoni e antibiotici per il bestiame. Contrarietà è stata espressa dalla Francia e forti riserve vengono da una parte del governo italiano: questo potrebbe mettere in forse l'entrata in vigore dell'intesa, che deve ancora ottenere il via libera del Consiglio e del Parlamento Europeo.

Anche dall'altra parte dell'Atlantico c'è chi rema contro. È l'Argentina di Javier Milei, intervenuto al vertice per attaccare le restrizioni del Mercosur: "Quanti mercati nuovi avremmo potuto sviluppare se fossimo stati aperti al mondo? Non possiamo concederci il lusso di tralasciare opportunità commerciali". In suo appoggio ha parlato il presidente uruguayano uscente Lacalle Pou,  che ha ricordato le solitarie battaglie condotte in favore di trattati di libero commercio con nazioni esterne al blocco. In netta contrapposizione l'intervento di Luiz Inácio da Silva: "Il modello di integrazione che difendiamo è volto a ridurre le disuguaglianze all'interno e tra i paesi". Lula ha poi enumerato "i grandi temi dell'agenda globale" che il suo omologo argentino disprezza: "la giustizia sociale, l'uguaglianza di genere, la lotta contro il razzismo e il cambiamento climatico". E adducendo un impegno in patria ha lasciato Montevideo prima della tradizionale foto in cui sarebbe stato ritratto accanto a Milei. (7/12/2024)

Sul Mercosur v. http://www.latinoamerica-online.it/paesi/organizzazioni.html