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Ecuador, Noboa e González al ballottaggio

Saranno l'attuale capo dello Stato Daniel Noboa, di Acción Democrática Nacional, e la candidata del correista Movimiento Revolución Ciudadana Luisa González Alcívar a confrontarsi nel ballottaggio del 13 aprile. Le consultazioni del 9 febbraio si sono concluse con Noboa che, con il 44% dei suffragi, supera González per una manciata di voti. Al terzo posto, con poco più del 5%, Leonidas Iza di Pachakutik (il braccio politico della Conaie): il movimento indigenista si conferma così l'ago della bilancia. Il presidente in carica contava su una vittoria al primo turno, ma le sue speranze sono andate presto deluse e le sue denunce di brogli sono state smentite dagli osservatori dell'Oea e dell'Unione Europea. Per quanto riguarda la composizione della prossima Asamblea Nacional, Mrc e Adn hanno ottenuto il maggior numero di seggi, ma nessuna delle due formazioni può contare sulla maggioranza assoluta e il vincitore delle presidenziali sarà costretto a ricercare alleanze con i partiti minori.

La campagna elettorale è stata contrassegnata dalla violenza: del resto l'Ecuador ha il poco invidiabile primato del più alto tasso di omicidi della regione, con le strutture criminali profondamente infiltrate nell'apparato statale. La proclamazione dello stato d'emergenza in diverse zone e la militarizzazione della sicurezza non hanno portato a frenare la violenza, anzi, hanno provocato una serie di esecuzioni extragiudiziarie. Il caso più drammatico riguarda quattro ragazzini afroecuadoriani, catturati in dicembre dai militari perché sospettati di tentato furto e i cui corpi sono stati ritrovati in seguito carbonizzati.

Prima del voto era scoppiato anche il conflitto istituzionale tra Noboa e la sua vice, Verónica Abad, che il presidente aveva cercato di sostituire con una funzionaria di sua fiducia, Cynthia Gellibert. La polemica tra i due era in corso da tempo, ma era diventata di particolare rilevanza nel momento in cui la vice avrebbe dovuto assumere le funzioni di capo dello Stato al posto di Noboa, impegnato nella campagna per la rielezione. La vicenda aveva avuto anche risvolti giudiziari: in gennaio la giudice costituzionale Nobia Vera aveva ordinato l'immediato reintegro di Abad nel suo ruolo di vicepresidente. (13/2/2025)

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a cura di Nicoletta Manuzzato