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Brasile, marzo 2025

Teresa Isenburg

Il 25 marzo 2025 è iniziato il processo ai primi 34 imputati di alto livello per il colpo di Stato dell’8 gennaio 2023. (1)

Scorrendo la lista dell’incremento del tasso di crescita del pil nel 2024 balza all’occhio che i paesi con incrementi maggiori si collocano nel cosiddetto Sud Globale e diversi fanno parte del BRICS. (2 e 3)

Si avvia alla fase conclusiva il processo che si tiene a Londra per il disastro ambientale di Mariana, processo il cui risultato può avere importanza a livello internazionale. Per chi è interessato si possono consultare articoli su “Brasil de Fato” e sul sito del MAB/ Movimento dos atingidos pela barragens.

1 Processo. Impossibile dare conto puntuale dello svolgimento del processo, molto complicato dal punto di vista procedurale e con un significato ben maggiore dei singoli fatti che lo compongono. Al termine della prima fase del dibattimento Bolsonaro e altri sette indiziati sono stati dichiarati rei il 26 marzo. Con questo passo viene spezzata l’infinita catena dell’impunità che ha accompagnato l’intera storia del Brasile e che aveva raggiunto il suo livello più immorale ed amorale con la transizione dalla dittatura militare allo Stato democratico di diritto senza che nessuno dei responsabili di vent'anni di sofferenze per il paese e i suoi cittadini passasse per un tribunale. Nei prossimi giorni altri imputati, in prevalenza militari, seguiranno lo stesso destino mentre altre persone vengono denunciate. Da quello che è dato capire la mole di prove circostanziate raccolte dalla polizia e verificate è imponente. Continua la mobilitazione della estrema destra e di parte della stampa compiacente per chiedere una amnistia e questo scomposto vociare risulta sempre più stonato di fronte alla gravità eversiva dei fatti che emergono.

2. Presidenza BRICS. Discorso (26 febbraio 2025) del presidente Lula all’apertura della Prima Riunione degli sherpa della presidenza brasiliana del BRICS per l’anno 2025. È la prima volta che il nostro blocco si riunisce in Brasile nel suo nuovo formato. In questo periodo di crisi, la nostra responsabilità storica è quella di cercare soluzioni costruttive ed equilibrate. Nel corso delle ultime quattro presidenze del G20, sotto la guida di Indonesia, India, Brasile e ora Sudafrica, i BRICS hanno avuto un ruolo centrale nel conseguimento di importanti progressi. I BRICS continueranno inoltre a svolgere un ruolo chiave nel garantire che gli ideali dell'Agenda 2030, dell'Accordo di Parigi e del Patto per il Futuro possano essere realizzati. La presidenza brasiliana rafforzerà la vocazione del blocco come spazio della diversità e del dialogo a favore di un mondo multipolare e di relazioni meno asimmetriche. Questi obiettivi guideranno il nostro lavoro per tutto l'anno.

Proponiamo sei assi principali. Primo: la riforma dell'architettura multilaterale di pace e sicurezza è urgente. Ricorrere all'unilateralismo mina l'ordine internazionale. Chi scommette sul caos e sull'imprevedibilità si allontana dagli impegni collettivi che l'umanità deve urgentemente assumersi. Negoziare sulla base della legge del più forte è una pericolosa scorciatoia verso l'instabilità e la guerra. Di fronte alla polarizzazione e alla minaccia della frammentazione, la difesa coerente del multilateralismo è l'unica strada che dobbiamo seguire. Un contributo importante è stato dato dalla Cina e dal Brasile con la creazione del Gruppo Amici della Pace per il conflitto in Ucraina. La crisi di Gaza è motivo di grande preoccupazione e potrà essere risolta solo con il coinvolgimento dei paesi della regione. Solo sei mesi fa il Brasile ha lanciato un “Appello all’azione per la riforma della governance globale” all’interno del G20. I vertiginosi cambiamenti nello scenario internazionale rendono questo appello ancora più necessario. Gli ultimi vertici dei BRICS hanno riconosciuto all'unanimità l'urgenza di riformare le Nazioni Unite, compreso il Consiglio di Sicurezza. Per una governance più efficace e legittima è essenziale un'adeguata rappresentanza dei paesi emergenti.

Secondo: la cooperazione sanitaria è una delle maggiori emergenze nel Sud del mondo. La povertà, la mancanza di accesso ai servizi di base e l'esclusione sociale costituiscono un terreno fertile per malattie come la tubercolosi, la malaria, la dengue e altre, che insieme minacciano circa 1,7 miliardi di persone nel mondo. Durante la nostra presidenza intendiamo lanciare una partnership per l'eliminazione delle malattie socialmente determinate e delle malattie tropicali neglette. La mancanza di accordo sul Trattato sulle pandemie, anche dopo COVID-19 e MPOX, testimonia la mancanza di coesione della comunità internazionale di fronte a gravi minacce. Sabotare il lavoro dell'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) è un errore che comporta gravi conseguenze. Rafforzare l'architettura sanitaria globale, con l'OMS al centro, è essenziale per garantire un accesso giusto ed equo ai medicinali e ai vaccini necessari per lo sviluppo sostenibile dei nostri paesi.

Terzo: contribuire al miglioramento del sistema monetario e finanziario internazionale è all'origine dei BRICS. Al vertice di Fortaleza del 2014 abbiamo deciso di creare una banca concepita per avere successo laddove le istituzioni di Bretton Woods continuano a fallire. Basandosi sul principio di parità di voto e di finanziamento allineato alle priorità nazionali, la Nuova Banca di Sviluppo completa dieci anni di successi, con oltre 33 miliardi di dollari investiti in progetti di sviluppo sostenibile nel Sud del mondo. L'accordo di riserva contingente mira a garantire la sicurezza finanziaria delle nostre economie. L'attuale escalation protezionistica nel settore del commercio e degli investimenti rafforza l'importanza di misure volte a superare gli ostacoli alla nostra integrazione economica. Aumentare le opzioni di pagamento significa ridurre vulnerabilità e costi. La presidenza brasiliana si impegna a sviluppare piattaforme di pagamento complementari, volontarie, accessibili, trasparenti e sicure. Considerata la rapidità con cui l'industria si sta trasformando, le nostre priorità includeranno l'approfondimento della partnership per la nuova rivoluzione industriale (PartNIR) e la promozione del necessario aggiornamento della Strategia di partnership economica dei BRICS per il 2030. Abbiamo bisogno di soluzioni che diversifichino e aggiungano valore alla produzione nei paesi in via di sviluppo.

Quarto: la crisi climatica è resa evidente dal fatto che l'anno scorso è stato il più caldo della storia. Per la prima volta le temperature globali hanno superato la soglia critica di 1,5 gradi Celsius rispetto ai livelli preindustriali. Il pianeta sta battendo i record di temperature e concentrazioni di gas serra. L'omissione è costosa e non risparmierà nessuno. Inondazioni, siccità e incendi hanno prosciugato più di 2.000 miliardi di dollari dall'economia globale nell'ultimo decennio, senza contare le migliaia di vite umane tragicamente perse in questi disastri. L'Accordo di Parigi e l'intero regime climatico sono minacciati. Alla COP di Belém i leader mondiali avranno l'imperativo di bilanciare ambizione e finanziamenti per affrontare la crisi climatica. Solo 17 paesi su 198 firmatari della Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici hanno presentato nuovi contributi determinati a livello nazionale (NDC). I BRICS hanno la forza politica necessaria per ottenere risultati ambiziosi per la COP30, garantendo che la crescita economica vada di pari passo con la giustizia sociale e ambientale. Promuovere una risposta globale, equa e responsabile sarà la forza trainante della Climate Leadership Agenda proposta dalla presidenza brasiliana.

Quinto: pur offrendo opportunità straordinarie, l'intelligenza artificiale porta con sé sfide etiche, sociali ed economiche. Questa tecnologia non può diventare un monopolio di pochi paesi e poche aziende. Le grandi aziende non hanno il diritto di mettere a tacere e destabilizzare intere nazioni con la disinformazione. Attenuare i rischi e distribuire i benefici della rivoluzione digitale è una responsabilità condivisa. I BRICS devono assumersi il compito di rimettere lo Stato al centro dei dibattiti per costruire una governance giusta ed equa, sotto gli auspici delle Nazioni Unite. Oggigiorno qualsiasi tentativo di sviluppo economico passa attraverso l'intelligenza artificiale. Non possiamo permettere che la distribuzione ineguale di questa tecnologia lasci il Sud del mondo ai margini. L'interesse pubblico e la sovranità digitale devono prevalere sull'avidità delle aziende. Questo è lo spirito della Dichiarazione dei leader sulla governance dell’intelligenza artificiale per lo sviluppo che il Brasile proporrà durante la sua presidenza.

Sesto: infine l'aumento dell'istituzionalizzazione dei BRICS rappresenta un passo verso la maturità. Sebbene la rapida espansione del gruppo negli ultimi due anni attesti i nostri valori strategici e sia estremamente positiva, ci troviamo di fronte alla sfida di rendere il coordinamento più efficace e agile. Dobbiamo concentrarci su metodi di lavoro che rendano le decisioni più efficienti e garantiscano che le nostre azioni abbiano il massimo impatto globale possibile. Non basta riunire i leader ogni anno se non siamo capaci di ascoltare le preoccupazioni dei cittadini. I gruppi di impegno che coinvolgono imprenditrici, imprenditori, giovani, parlamentari, sindacati, accademici e la società civile avranno il pieno sostegno della presidenza brasiliana.

Signore e signori, sono convinto che i BRICS continueranno a essere un motore di cambiamento positivo per le nostre nazioni e per il mondo. Agire in modo coordinato per il successo della presidenza sudafricana del G20 e della presidenza brasiliana della COP30 significa difendere il futuro comune di questo pianeta. Avremo una presidenza intensa, che ci porterà a un bellissimo Vertice dei Capi di Stato e di Governo a Rio de Janeiro. Dobbiamo essere all’altezza del motto scelto: “Rafforzare la cooperazione nel Sud del mondo per una governance più inclusiva e sostenibile”. Grazie di cuore e buona fortuna a tutti i membri dei BRICS.

3. Nuova Banca di Sviluppo/NDB. Intervista di Dilma Rousseff presidente della NDB concessa al caporedattore di “Brasil 247” Leonardo Attuch presso la sede della banca a Shangai. Il resoconto è consultabile sul sito in data 14 e 15 marzo 2025.

L'ex presidente Dilma Rousseff, attuale presidente della NDB, ha sottolineato il ruolo essenziale dei BRICS nella multipolarità globale e nella ricerca di stabilità in mezzo alle incertezze economiche e geopolitiche. "I BRICS sono un fattore di stabilità in tempi di incertezza", ha affermato Dilma. Tra i progetti innovativi finanziati dalla banca, Dilma ha annunciato la creazione del primo Ospedale Intelligente in Brasile, una partnership tra NDB, USP/Università di San Paolo e i Ministeri della Salute e della Scienza e Tecnologia. Il progetto utilizzerà l'intelligenza artificiale per migliorare la diagnosi e l'assistenza. "Ciò garantirà una maggiore accuratezza nelle diagnosi e ridurrà i costi", ha affermato Dilma. Inizialmente l'ospedale sarà realizzato a San Paolo e fungerà da modello per l'espansione in altre regioni del Brasile. Il progetto è in linea con la visione della NDB di sostenere la transizione tecnologica e la modernizzazione delle infrastrutture nei paesi emergenti. "Per andare avanti dobbiamo investire nelle infrastrutture, nella transizione energetica e nell'innovazione", ha sottolineato. Alla domanda sulla sua esperienza in Cina, Dilma ha sottolineato il livello dell’infrastruttura e la sicurezza del paese, menzionando l'efficienza della logistica e dei servizi digitali. "Compri qualcosa con il cellulare, te lo lasciano davanti alla porta e nessuno lo porta via", ha spiegato.

Nonostante la soddisfazione per l'incarico, Dilma ha ribadito che la sua esperienza come presidente del Brasile continua a rappresentare la sua più grande sfida e il suo più grande successo. "Non c'è niente di più grande che essere presidente del Brasile. Nemmeno presidente della galassia", ha scherzato. Dilma ha concluso l'intervista sottolineando l'importanza della cooperazione globale per affrontare sfide come la disuguaglianza, la fame e il cambiamento climatico. "La grande speranza è il futuro condiviso di tutta l'umanità. Se non abbiamo cooperazione e multilateralismo, affronteremo guerre, fame e diseguaglianze estreme", ha avvertito. Per lei i BRICS svolgono un ruolo essenziale nella costruzione di un mondo più multipolare ed equo. "Il parametro non può essere la forza. Deve essere il rispetto tra i paesi", ha concluso.

Dilma Rousseff ha sottolineato che DeepSeek (intelligenza artificiale della omonima startup cinese) rappresenta un cambiamento significativo nel modo in cui la conoscenza e la tecnologia vengono distribuite a livello globale. "Cosa dimostra DeepSeek? Dimostra che anche quando cercano di bloccare gli investimenti tecnologici, l'innovazione basata su quegli investimenti, che cosa non si può superare? La differenza che fanno coloro che pensano", ha detto. Secondo Dilma, il progetto DeepSeek si distingue per il suo approccio open source, che consente un'ampia partecipazione di ricercatori e sviluppatori provenienti da diverse parti del mondo. "Cosa ammiro di DeepSeek? Innanzitutto sta cercando di fare la stessa cosa (dell’IA) con meno risorse. In secondo luogo, sta consentendo a tutti di accedere a questo codice e di imparare da esso, modificarlo ed espanderlo", ha spiegato. Ha sottolineato che questo modello di sviluppo tecnologico rompe con la logica di esclusività imposta dalle grandi aziende tecnologiche, che storicamente hanno creato barriere all'ingresso di nuovi concorrenti. "Creano una specie di fossato in cui si cade perché non si hanno abbastanza soldi per costruire un data center. Ma DeepSeek dimostra che è possibile innovare senza dipendere esclusivamente da grandi investimenti finanziari", ha affermato.

L'ex presidente ha sottolineato che il progresso dell'intelligenza artificiale deve essere accessibile a tutte le nazioni, non solo alle potenze tecnologiche. "La tecnologia non può essere concentrata in un piccolo gruppo di persone super ricche. Dobbiamo garantire che i paesi emergenti abbiano accesso all'innovazione, in modo che possano sviluppare le proprie soluzioni", ha affermato. Dilma ha inoltre sottolineato che la rivoluzione tecnologica deve essere allineata a un modello di cooperazione internazionale che favorisca la condivisione della conoscenza. "Ciò che non è possibile è che l'innovazione venga utilizzata solo da un gruppo selezionato di aziende che, a causa del volume di risorse di cui dispongono, creano barriere artificiali allo sviluppo di qualsiasi altro concorrente", ha avvertito. Per la presidente del NDB, l'intelligenza artificiale e le altre tecnologie emergenti dovrebbero essere considerate strumenti di trasformazione per tutti i paesi. "DeepSeek è la prova che ci sono alternative a questo dominio assoluto di poche aziende sulla tecnologia. È quasi un Davide contro Golia. E Davide sta diventando più forte", ha concluso.

Dilma Rousseff ha spiegato che la New Development Bank si impegna a finanziare progetti incentrati sulla tecnologia e l'innovazione, principalmente nell'ambito delle infrastrutture digitali e dell'intelligenza artificiale. "Dobbiamo sostenere iniziative che consentano ai paesi in via di sviluppo di creare le proprie soluzioni tecnologiche, riducendo la dipendenza dai monopoli stranieri", ha affermato. Ha inoltre sottolineato l'importanza della cooperazione tra i paesi BRICS per garantire la condivisione dei progressi tecnologici. "Senza cooperazione è difficile per qualsiasi nazione accedere e sviluppare tecnologie all'avanguardia. Pertanto la cooperazione internazionale nel campo dell'intelligenza artificiale è essenziale", ha affermato. L'ex presidente ha ribadito che il futuro dell'innovazione passa attraverso l'inclusione di più paesi nell'ecosistema tecnologico globale. "La più grande forza dell'umanità è la conoscenza che produce. L'intelligenza artificiale deve essere uno strumento di sviluppo per tutti, non un privilegio per pochi", ha concluso.

Nei suoi due anni alla guida della Nuova Banca di Sviluppo (NDB), recentemente (metà marzo 2025) rinnovata per un secondo mandato, l'ex presidente Dilma Rousseff è riuscita a invertire la situazione finanziaria caotica ereditata dal suo predecessore, Marcos Troyjo. Quando ha assunto la direzione dell'istituzione nel marzo 2023, Dilma trovò una banca incapace di erogare prestiti, con gravi problemi di liquidità e priva di un piano di governance efficiente. In breve tempo la sua amministrazione ha ripristinato la capacità della NDB di raccogliere fondi e finanziare progetti essenziali per i paesi membri dei BRICS e per i nuovi paesi partner. Durante l'amministrazione di Marcos Troyjo, la NDB ha trascorso 15 mesi senza raccogliere fondi in dollari USA, da dicembre 2021 a marzo 2023. Questo vuoto ha privato la banca della possibilità di beneficiare dei tassi di interesse storicamente bassi negli Stati Uniti e in Europa. Inoltre il programma di raccolta fondi sul mercato cinese tramite l'emissione di Panda Bonds era in ritardo di sette mesi, compromettendo il flusso finanziario della NDB e aggravando la crisi di liquidità.

In termini di governance la banca era addirittura priva di un comitato esecutivo in cui il consiglio di amministrazione potesse discutere le strategie e prendere decisioni congiunte. Questa lacuna è stata colmata con la creazione del Comitato Esecutivo nell'aprile 2023. Sono stati inoltre effettuati investimenti in Information Technology e Cybersecurity per modernizzare i processi della banca. La mancanza di finanziamenti ha costretto la banca a sospendere le erogazioni per i progetti nei paesi membri. Questo scenario ha portato al declassamento del rating di NDB da parte di Fitch, che a luglio 2022 ha ridotto il rating della banca da AA+ ad AA, citando difficoltà nell'accesso ai mercati internazionali. Con il recupero di credibilità e il ritorno ai finanziamenti, Fitch ha riconfermato il rating ad AA a maggio 2023 e ha modificato l'outlook da negativo a stabile. Nel marzo 2025, l'agenzia giapponese JCR ha rilasciato il rating AAA, evidenziando la governance rafforzata e la solidità della banca. Da quando Dilma è entrata in carica la NDB è tornata sul mercato 40 volte, raccogliendo circa 14 miliardi di dollari in varie valute. Tra le principali tappe della ripresa finanziaria spiccano: ritorno al mercato pubblico in dollari con raccolte di 1,25 miliardi di dollari USA a marzo 2023 e 1,2 miliardi di dollari USA a novembre 2024; rinnovo del programma Panda Bonds in Cina, con quattro emissioni per un totale di 4 miliardi di dollari; espansione delle operazioni nei mercati finanziari dell'Asia e del Medio Oriente. Grazie a queste misure la NDB ha superato la crisi di liquidità e oggi opera con una tesoreria attiva, focalizzata a garantire la solidità dell'istituto. Prima dell’insediamento di Dilma il Brasile rappresentava solo il 12% degli esborsi della NDB. La percentuale è salita al 18% a fine 2024. Intanto la NDB continua ad ampliare la base degli iscritti. Nel 2024 l’Algeria è entratta a far parte della banca e l’Uruguay è nelle fasi finali di adesione. Altri 17 paesi hanno espresso interesse.

San Paolo, 28/3/2025

 

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a cura di Nicoletta Manuzzato