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Bolivia, si approfondisce lo scontro all'interno del Mas Lo scontro all'interno del Movimiento al Socialismo si approfondisce, ponendo una seria ipoteca sulle possibilità della sinistra nelle elezioni del 2025. Il 12 luglio migliaia di persone sono scese in piazza "in difesa della democrazia, l'unità e il futuro della Bolivia" e per esprimere il loro appoggio al presidente Luis Arce dopo il tentato golpe di giugno. In settembre migliaia di evistas hanno marciato da Caracollo, nel dipartimento di Oruro, fino a La Paz per chiedere l'iscrizione della candidatura di Morales alle presidenziali (candidatura proibita dalla Costituzione). Il governo non ha ceduto alla tentazione di usare la repressione e la prova di forza si è conclusa in sostanziale parità. Il 27 ottobre Evo ha denunciato che due camionette hanno tentato di bloccare l'auto su cui viaggiava, esplodendo colpi d'arma da fuoco che hanno ferito il suo autista. Dopo aver in un primo tempo attribuito l'attentato allo stesso Arce, Morales ha poi responsabilizzato dell'attacco la Dea statunitense. Nei primi giorni di novembre la tensione nel paese pareva leggermente diminuita, dopo la decisione di Evo di ordinare la rimozione dei blocchi stradali attuati dai suoi sostenitori. Ma la sentenza del Tribunal Constitucional Plurinacional, secondo la quale la rielezione è possibile una sola volta (e quindi Morales non può ripresentarsi), ha riacceso le polemiche: per gli evistas la decisione è ispirata dal governo e non ha valore legale perché emessa da magistrati che hanno prorogato di un anno il loro mandato. Gli stessi giudici hanno ratificato Grover García, esponente vicino ad Arce, come presidente del Movimiento al Socialismo e quindi unico abilitato a iscrivere il candidato del partito alle prossime presidenziali: la decisione è stata poi avallata dal Tribunal Supremo Electoral. Dei due congressi contrapposti del Mas, quello guidato da Morales che si era tenuto nel 2023 a Lauca Ñ (Cochabamba) e quello realizzato in maggio a El Alto, viene riconosciuto valido quest'ultimo: una sentenza che Evo ha definito "incostituzionale, illegale e illegittima". Infine in dicembre la Procura di Tarija ha presentato un'accusa formale contro Morales per l'abuso di una quindicenne, con la quale avrebbe avuto un figlio durante il suo mandato: si tratta di "persecuzione politica", ha contestato l'ex presidente. (16/12/2024)
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cura di Nicoletta Manuzzato |