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Uruguay, il Frente Amplio torna al governo Yamandú Orsi Martínez, candidato del Frente Amplio, ha vinto il ballottaggio del 24 novembre e il primo marzo 2025 si insedierà come nuovo presidente dell'Uruguay. Si concluderà così il governo neoliberista di Luis Lacalle Pou, del Partido Nacional (Blanco), che ha approfondito le disuguaglianze e aumentato la povertà nel paese. Orsi si è imposto con il 49,8% dei voti validi, contro il 45,9% del suo avversario Alvaro Delgado, che si presentava come continuatore dell'attuale esecutivo ed era appoggiato da tutto lo schieramento di destra. Ex insegnante di storia ed ex intendente del dipartimento di Canelones, il presidente eletto appartiene al Movimiento de Participación Popular di José Mujica, la corrente maggioritaria e più moderata del Frente. La sua vice, Carolina Cosse Garrdo, laureata in ingegneria, è stata ministra dell'Industria, Energia e Miniere durante la presidenza di Tabaré Vázquez, per poi assumere la guida del dipartimento di Montevideo. Il nuovo governo non costituirà una vera e propria rottura rispetto al precedente, almeno a giudicare dalle prime dichiarazioni di Gabriel Oddone, futuro ministro dell'Economia. Oddone ha infatti affermato che tra le proposte economiche del Frente Amplio e della Coalición Republicana (destra) "non ci sono due modelli di paese radicalmente opposti, ma piuttosto differenze nelle priorità, nell'approccio a certi temi e nel modo di attuare i cambiamenti". La presidenza di Lacalle Pou, che era giunto al potere promettendo trasparenza, non è stata esente da grossi scandali: nel 2022 il capo della sicurezza, Alejandro Astesiano, è stato arrestato perché accusato di dirigere una rete che emetteva passaporti falsi a favore di cittadini russi. Il caso si aggiungeva a quello riguardante la concessione di un passaporto al narcotrafficante Marset, ricercato dall'Interpol per vari reati tra cui l'uccisione del procuratore paraguayano Marcelo Pecci. È inoltre aumentata la criminalità, nonostante una politica di mano dura e un record di detenzioni. Anche Delgado intendeva continuare su quella strada: aveva promesso la costruzione di nuove carceri di massima sicurezza, riprendendo la proposta del partito di estrema destra Cabildo Abierto. Il 27 ottobre, data del primo turno, gli elettori erano stati chiamati alle urne anche per rinnovare l'Asamblea General. Il nuovo Parlamento vede al Senato una predominanza del Frente Amplio, che conquista 16 seggi contro i 9 del Partido Nacional e i 5 del Partido Colorado. Alla Camera invece non si delinea una chiara maggioranza: se il Frente ottiene 48 deputati, la coalizione attualmente al governo può vantarne 49 sommando i 29 seggi dei blancos, i 17 colorados, i 2 di Cabildo Abierto e il rappresentante del Partido Independiente. Completano l'assemblea i due eletti per la formazione Identidad Soberana. Sempre in ottobre erano stati votati due referendum di segno opposto: entrambi non hanno raggiunto il quorum previsto per l'approvazione. Il primo, chiesto dalla destra, autorizzava lo Stato a realizzare perquisizioni notturne modificando l'articolo 11 della Costituzione. Il secondo, promosso dalla centrale sindacale Pit-Cnt, proponeva una riforma delle previdenza sociale a favore del sistema pubblico di pensioni e contro i fondi privati. Il fallimento di quest'ultimo è stato determinato dal fatto che a sostenerlo non c'era tutto il Frente: si erano dichiarati a favore comunisti, socialisti e il Partido por la Victoria del Pueblo, ma non il Movimiento di Mujica. (29/11/2024)
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cura di Nicoletta Manuzzato |