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Addio ad Antonio Skármeta Si è spento a metà ottobre, a Santiago, lo scrittore cileno Antonio Skármeta Vraníčić. Di lui si ricordano i romanzi: El cartero de Neruda (nell'edizione italiana Il postino di Neruda, da cui venne tratto il film Il postino, interpretato da Massimo Troisi), Soñé que la nieve ardía, El baile de la Victoria, Un padre de película. Fu anche autore di racconti, libri per bambini, opere teatrali (una di queste, El plebiscito, ispirò la pellicola No diretta da Pablo Larraín). Non si cimentò mai con la poesia, anche se ne sentiva il fascino, come spiegò una volta: "Sono tanto ammiratore dei poeti che, se passate in rassegna le mie opere, vedrete che nel cuore di questi racconti c'è un poema o qualche situazione collegata alla poesia che scatena il dramma o rafforza una relazione". Era nato ad Antofagasta nel 1940 da immigrati croati e aveva studiato filosofia presso l'Universidad de Chile, dove in seguito avrebbe insegnato. Dopo il golpe di Pinochet Skármeta, che militava nel Mapu (Movimiento de Acción Popular y Unitaria), dovette lasciare il paese per rifugiarsi prima in Argentina e poi in Germania: tornò in patria solo nel 1989. Dal maggio 2000 al febbraio 2003, sotto la presidenza di Ricardo Lagos, ricoprì l'incarico di ambasciatore a Berlino. Nel 2014 fu insignito del Premio Nacional de Literatura de Chile e in quell'occasione dichiarò: "Questo premio conferma il rapporto tanto grande e tanto intimo che ho con il Cile, la sua storia, le alternative storiche, i personaggi, la gente più vulnerabile alla quale mi sono dedicato nella mia opera, e i suoi artisti e poeti". (16/10/2024) |
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cura di Nicoletta Manuzzato |