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Un giorno tragico per la democrazia e per il Brasile

Nella notte fra il 4 e il 5 aprile il Supremo Tribunale Federale/STF, con una maggioranza di sei a cinque per il voto determinante della presidente in esercizio ministra Carmen Lucia, ha negato all’ex presidente Luiz Inácio Lula da Silva il diritto costituzionale (art. 5, comma 57) di presunta innocenza e quindi di habeas corpus prima della sentenza penale condannatoria in tutti i livelli giudiziari. Lula infatti è stato condannato, senza prove, in seconda istanza e ha ancora diritto ad appellarsi a ulteriori livelli giudiziari. Si tratta di una sentenza ad personam, una giustizia di eccezione. Il STF nel prossimo futuro intende esprimersi sulla questione generale dell’habeas corpus durante l’iter processuale penale. Come prima informazione si traduce il comunicato della Commissione esecutiva del PT/Partito dei lavoratori. (T.I.)

La nostra Costituzione è stata stracciata da chi avrebbe dovuto difenderla e la maggioranza del Supremo Tribunale Federale ha sanzionato una ulteriore violenza contro il maggiore leader popolare del paese, l’ex presidente Luiz Inácio Lula da Silva.

Nel negare a Lula il diritto, che è di ogni cittadino, di difendersi in libertà fino all'ultima istanza, la maggioranza del STF si è inginocchiata davanti alla pressione orchestrata in modo scandaloso dalla Rete Globo. E nel condizionare il processo di habeas corpus di Lula, prima di valutare le azioni che ristabiliscono la presunzione di innocenza come regola generale, la presidente del STF ha determinato una procedura d'eccezione. Questo diritto fondamentale, che fatalmente tornerà a valere per tutti, oggi non è valso per Lula.

Non c’è giustizia in questa decisione. C’è una combinazione di interessi politici ed economici, contro il paese e contro la sua sovranità, contro il processo democratico, contro il poplo brasiliano. La Nazione e la comunità internazionale sanno che Lula è stato condannato senza prove, in un processo illegale in cui giudici notoriamente parziali non sono neppure riusciti a caratterizzare il compimento di un crimine. Lula è innocente e questo sarà proclamato in un processo giusto.

Il popolo brasiliano ha diritto di votare per Lula, il candidato della speranza. Il PT/Partito dei lavoratori difenderà questa candidatura nelle piazze e in tutte le istanze, fino alle ultime conseguenze. Chi ha la forza del popolo, che ha la verità dalla sua parte, sa che la Giustizia ancora prevarrà.

Commissione Esecutiva Nazionale del PT (5/4/2018)

Fonte: www.pt.org.br

Traduzione e introduzione di Teresa Isenburg

 

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a cura di Nicoletta Manuzzato