Nella distruttiva situazione brasiliana in cui il paese
è stato trascinato in seguito al colpo di Stato parlamentare del 30
agosto 2016, a metà maggio si è aperta una nuova fase. Infatti il
17 maggio attraverso una "fuga di notizie" un quotidiano di Rio de
Janeiro ha diffuso la notizia che il procuratore generale della
Repubblica Rodrigo Janot aveva raccolto la deposizione, ampiamente
documentata con prove fattuali, del proprietario della
multinazionale della carne Jbs Joseley Batista che il presidente
del Psdb senatore Aécio Neves, già candidato sconfitto alle
elezioni presidenziali del 2014, aveva ricevuto tangenti (valigie
con soldi contanti usati, come nei film...) e praticato commerci di
favori documentati da registrazioni. Ne emergeva un quadro
criminale del gruppo centrale dell’esecutivo golpista che arrivava
diritto a Temer. La situazione è diventata insostenibile, con le
alte cariche (usurpatrici) sulla soglia della prigione e i partiti
politici che si interrogano sulle scelte da fare in Parlamento per
non essere inghiottiti dalla nave che fa acqua. Si è aperta una
fase di conflitto forte fra poteri dello Stato e di incertezza
profonda. Si riporta la traduzione di un articolo di analisi di uno
dei più qualificati giornalisti che cura un blog di referenza.
Va ricordato che in Brasile il ruolo dei blog e dei siti
indipedenti è fondamentale, dal momento che i mass media sono
concentrati e privati, e molti blog sono di ottima fattura, con
giornalisti competenti e attenti. (T.I.)
Luis Nassif
All’inizio sembrava semplice,
molto semplice.
1. In momenti di malessere generalizzato, la
personificazione della crisi è sempre il presidente della
Repubblica (in un sistema presidenziale). E c’era una presidente
impopolare che aveva commesso non pochi errori.
2. Con l’aiuto della
Lava Jato (l’operazione giudiziaria relativa a casi di
tangenti nella Petrobras) i mass media completano il lavoro
di decostruzione del governo e stimolano le manifestazioni di
piazza, rendendo timoroso il Supremo Tribunale Federale.
3. In
Parlamento il Pmdb (Partito del Movimento Democratico Brasiliano,
della base di governo) e il Psdb (Partito della Socialdemocrazia
Brasiliana, di opposizione) bloccano le misure economiche al fine
di impedire che la presidente trovi il passo giusto.
4. Deposta la
presidente si mettono rapidamente in atto misure radicali, il
cosiddetto Ponte per il Futuro (dal nome di un documento del Pmdb
dell’ottobre 2015), che non sarebbero approvate in situazione di
normalità. In presenza di movimenti di piazza, si azionano la
polizia militare e le forze armate.
5. Con la Lava Jato si
mantiene la pira accesa e Lula in pugno.
6. Con le misure ci sarà
una fase iniziale dura, che verrà messa sul conto del presidente
interino. Poi un’economia in ripresa sarà cavalcata dal campione
nel 2018 (elezioni politiche generali).
7. E si corre a commemorare
il goal.
Questo era il piano, così liscio e semplice come un’analisi
della Globonews (le notizie del mass media monopolistico)
che stava dietro al golpe. Il primitivismo di questa gente è
stato dimenticare che il Brasile è diventato un paese complesso, al
quale non si applicano più i modelli semplicistici del golpismo
parlamentare...
Illusione 1- la non soluzione Temer
Mentre
Dilma Rousseff era presidente, automaticamente era anche il
bersaglio preferito del malessere generale. Quanto esce di scena
(12 maggio-30 agosto 2016), il bersaglio diventa il nuovo
presidente, impelagato fino al collo nelle indagini della Lava
Jato.Nella fretta di deporre Dilma e mettere in atto il
golpe perfetto, non ci si preoccupò neppure di analizzare
meglio la personalità del sostituto. I mass media ritennero
possibile ricostruire la biografia di Temer in base alle sue
post-verità. E rapidamente dovettero constatare che avevano puntato
le loro fiches su uno dei politici più mediocri della
Repubblica.
Fino a quel momento egli aveva fatto una carriera
politica rigorosamente lontano dai riflettori. Occupato il potere,
porta al palazzo i suoi quattro operatori personali e si invischia
anche in episodi minori, come il passaggio su un aereo dell’impresa
Jbs.
Esposto alla luce del sole, si è dissolto.
Illusione
2 – le riforme senza il popolo
Solo la profonda
ignoranza di una democrazia giovane può supporre che sia possibile
a un’organizzazione sospetta di usurpare il potere e far passare
con il bastone riforme radicali contro la maggioranza dell’opinione
pubblica.
Poco a poco arriva il segnale, anche fra gli economisti
più liberisti, che non c’è uscita al di fuori della discussione
democratica con tutti i settori. A non essere che si pretenda di
mantenere il paese in modo permanente in uno stato di eccezione. In
questo caso, la scelta del dittatore non sarà loro.
Allo stesso
tempo, l’illusione che il semplice cambio di governo e l’annuncio
di riforme avrebbe risvegliato lo spirito animale dell’imprenditore
si scontrò con la realtà. La somma di recessione con interessi
reali in ascesa liquida qualunque pretesa di equilibrio fiscale.
Senza un atteggiamento audace di incremento calcolato della spesa
pubblica non ci sarà recupero dell’economia. E questo passo si
potrà dare solo in un clima di intesa fra i principali attori
politici ed economici.
Illusione 3 – rimettere il
genio nella lampada
Liberarono il genio dalla
lampada e ordinarono: i limiti sono Lula e il Pt (Partito dei
lavoratori). Poi tentarono di rimetterlo nella lampada, ma il genio
non vuole rientrare.
In questo mulinello il Psdb è stato divorato,
il suo presidente sta per essere arrestato nei prossimi giorni,
l’altro presidenziabile, José Serra, si è nascosto (come fa sempre
in momenti critici), la maggioranza dei leader si ingarbuglia fra
rimanere o uscire. E così obbligano il loro principale portavoce,
ministro del Supremo Tribunale Federale, Gilmar Mendes, a esporsi
sempre di più.
Gilmar è il più didattico esempio della manipolazione
nell’interpretazione della legge, ganglio centrale dell’attivismo
giudiziario. Tutto ciò che ha stimolato, nel periodo antecedente e
durante l’impeachment, si rivolta contro i suoi. E Gilmar è
costretto a cambiare totalmente il suo discorso, mostrando che la
posizione ideologico-partitica di molti magistrati è antecedente
alla sua interpretazione della legge. C’è un’interpretazione per
ogni occasione.
Illusione 4 – il potere illimitato
della Globo (sistema di
comunicazione monopolista privato)
La Globo
non ha più la sottigliezza di una volta, di esercitare le sue
preferenze senza lasciare impronte digitali. Adesso si intromette
anche nelle elezioni per la lista triplice per la Procura Generale
della Repubblica...
Il Ministero Pubblico è una corporazione
composta da persone preparate in campo giuridico, ma in generale
disinformate sulle manovre politico-mediatiche. Ma è impossibile
che questo patto fra il procuratore generale della Repubblica Janot
e la Globo passi inosservato alla categoria, come
un’intromissione inconveniente nelle sue questioni interne...
Tutto
questo pandemonio ha come sfondo gli ultimi capitoli delle indagini
dell’Fbi sulla Fifa. Dopo che il presidente del ramo brasiliano
Marco Polo Del Nero è stato indiziato, lo scandalo finalmente
attinge la Globo. Sarà sempre più difficile per il Ministero
Pubblico Federale – e per la cooperazione internazionale –
giustificare l’inazione nel fornire informazioni all’Fbi.
Con un
accordo con Janot, la Globo cerca di blindarsi. Lo scandalo
Del Nero è sulle principali pubblicazioni internazionali, ma
continua a essere solennemente ignorato dal procuratore generale
della Repubblica (Pgr).Questo insieme di circostanza può spiegare
il patto sorprendente Globo-Pgr per, da un lato, sconfiggere
Temer, dall’altro garantire che il candidato di Janot sia ben
votato nella lista triplice per la prossima carica alla Procura
Generale della Repubblica.
Illusione 5 – gioco senza
vincitori
L’evoluzione della crisi politica,
economica e sociale mostra che sarà impossibile avere un vincitore
in questo gioco. I principali attori sono già mortalmente feriti o
prossimi ad esserlo.Il Psdb è diventato un’alternativa non
praticabile. Il “nuovo” João Doria jr (il sindaco di San Paolo di
destra e brutale) si dissolve nell’aria giorno dopo giorno, dando
prove sempre più evidenti di disinformazione sulla gestione di
politiche pubbliche efficaci...
Analogamente, sebbene conti ancora
con un appoggio popolare, ogni giorno che passa la Lava Jato
si isola, dal momento che lo spazio di cui disponeva discendeva
dall’appoggio totale dei mezzi di comunicazione di massa e del
mercato al delenda-Lula. Quando ha superato i limiti, non ha
più potuto contare con l’appoggio unanime di questi settori...
La
stessa Globo dovrà affrontare un potere superiore, in
territori esterni in cui la sua influenza non ha gran peso. Si
giunge così in uno di quei momenti di impasse in una
guerra...E in Paraná (nel tribunale di prima istanza di Curitiba) un
giudice ossessionato e procuratori partitici hanno la pretesa di
annichilire Lula, uno dei pilastri centrali per un’uscita politica
dal cappio in cui hanno inabissato il paese.
San Paolo 22/6/2017
Introduzione e traduzione di Teresa Isenburg