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Il Brasile a pochi giorni dal ballottaggio

Il Brasile, brutalmente destabilizzato da elezioni politiche generali alterate da un'irruzione fuori controllo di messaggi attraverso le reti sociali manipolate, si avvicina alla scadenza del secondo turno il 28 ottobre. I candidati Haddad/Manuela percorrono le piazze e affrontano incontri e interviste; Bolsonaro, coperto da impedimenti medici (?), non si fa vedere e rifiuta il confronto. Intanto fiumi di fake news si moltiplicano e girano senza briglie. Si traducono articoli del giornalista Jeferson Miola, dell'istituto di Porto Alegre Idea e fra i coordinatori del Forum sociale mondiale, che ben spiegano il funzionamento di tale logistica comunicativa. Sabato 20 ottobre in diverse città ci saranno manifestazioni in difesa della democrazia in Brasile, anche a Milano. (T.I.)

La guerra cibernetica contro Haddad e Manuela

Jeferson Miola (16/10/2018)

I sorprendenti risultati dell'elezione di quest’anno non trovano spiegazioni sufficienti nelle categorie della sociologia, dell’antropologia, della scienza politica e negli errori metodologici delle ricerche di opinione.Oltre a completi ignoti eletti per il Congresso e altri candidati esotici che guidano il secondo turno per governatori degli Stati, è stato anche eletto un candidato youtuber che da quattro anni risiede a Miami/USA.

Questo fenomeno, che è decisamente lontano dal costituire un processo democratico e sovrano di deliberazione pubblica per la rappresentanza politica, sta trascinando l’onda nazi-bolsonarista che ha occupato la scena nazionale. È ampiamente accettata la tesi di manipolazione di processi politici attraverso i mezzi di comunicazione digitali e le reti sociali per creare caos, frammentare e dividere le società, fratturare il tessuto sociale e creare un ambiente favorevole all'applicazione di politiche ultraliberali e razziste. Gli esempi più notevoli conosciuti fino ad oggi sono la primavera araba, le "giornate di giugno" (2013) in Brasile, il referendum dell’accordo di pace in Colombia, la Brexit nel Regno Unito, l’elezione di Trump e le campagne dell'estrema destra in diversi paese europei.

Le tecnologie utilizzate per la manipolazione e la produzione di frodi si servono delle alte conoscenze e dell’intelligence militare che vengono utilizzate nelle guerre moderne, cioè le guerre che hanno come teatro di combattimento il territorio di Internet, la cosiddetta guerra ibrida che mescola l’uso di armi convenzionali con elementi della ciberguerra. Gli attori principali della guerra ibrida sono l'impresa Cambridge Analytica che, a questo fine, ha rubato dati e informazioni private di oltre 50 milioni di utenti di facebook, e un soggetto noto per la diffusione globale di idee nazi-fasciste e dell’ideologia neoliberista, Steve Bannon, con il quale il figlio di Bolsonaro nell'agosto 2017 a New York ha avuto incontri ravvicinati come mostra la seguente dichiarazione di quest’ultimo: "Abbiamo concluso (Edoardo Bolsonaro e Steve Bannon) di avere la stessa visione del mondo. S.B. ha affermato di essere entusiasta della campagna di Bolsonaro e certamente siamo in contatto per sommare forze, soprattutto contro il marxismo culturale".

Il nazi-bolsonarismo che ha sostituito il PSDB/Partito della socialdemocrazia brasiliana nella posizione dell’antipetismo si è reso elettoralmente visibile promuovendo la guerra ibrida e utilizzando i più sporchi attrezzi del combattimento che sono custoditi nel sotterraneo dei mezzi di comunicazione digitali e delle reti sociali. La logistica (le "truppe" virtuali, robot ed equipaggiamenti) della campagna di Bolsonaro per promuovere la manipolazione e la frode della sovranità popolare è insediata sia in Brasile che in terre straniere.

L’operazione si sviluppa nel modo seguente:

1. numeri telefonici che fanno parte dei sistemi ufficiali di telecomunicazione di paesi stranieri vengono usati per creare gruppi originali di whatsapp (WA) della campagna di Bolsonaro. Ogni linea telefonica può creare decine di gruppi WA e ogni gruppo di WA può avere fino a 257 integranti. Tutto ciò è fatto con l’uso di potenti robot che accrescono in modo esponenziale la replicazione di dati;

2. in Brasile questa procedura è replicata sia nella forma di utenti diretti di gruppi originali di WA, come anche di altri innumerevoli gruppi di WA derivati, definiti in base a criteri geografici, tematici, religiosi, professionali ecc.;

3. le istruzioni della campagna sono prodotte in maggioranza dai gruppi originali che generano contenuti odiosi, calunnie, bugie, diffamazioni, insulti, aggressioni, bersagli di violenza, ecc. sotto forma di audio, video, testi contro Haddad, Manuela, Lula e il PT;

4. i contenuti criminali sono propagati attraverso centinaia (o migliaia) di gruppi secondari di WA e anche di utenti individuali di WA, raggiungendo decine di milioni di brasiliani e brasiliane che formano molti formicai umani, bombardati da informazioni false e contenuti sfavorevoli alla campagna di Haddad, stimolando l’odio antipetista;

5. i bolsonaristi, oltre a ciò, infiltrano cavalli di Troia nel gruppi di WA della campagna petista, spiando e generando contenuti che disorganizzano, disinformano, confondono e indeboliscono la militanza petista.

L’aumento virtuale dell'avversione ad Haddad discende da questo brutale attacco. Bolsonaro non si preoccupa di presentare proposte e ancor meno di fare campagna per strada, concedere interviste o partecipare a dibattiti, ma semplicemente si dedica a decostruire e attaccare Haddad e Manuela con metodi sporchi e linguaggi offensivi. Anche chiuso in casa e sottraendosi ai dibattito dietro lo scudo di un dubbio impedimento medico, Bolsonaro continua ad avere un elevato risultato nei sondaggi perché sta combattendo la ciberguerra stazionando davanti a computer e smartphone e lavorando per il rigetto di Haddad.

Il metodo è identico a quello usato da Trump contro Hillary nel 2016. Dal momento che non aveva messaggi positivi e programmi da trasmettere, Trump creava bugie, diceva cose barbare, aggrediva e soprattutto attaccava i suoi oppositori. Questo, per esempio, ha prodotto il più basso indice nella storia degli USA di partecipazione alle elezioni di neri, pubblico tradizionalmente contrario al Partito Repubblicano e che vota per il Partito Democratico in una proporzione di 9 elettori su 10, ma che è stato disincentivato a presentarsi alle urne e si è astenuto.

Hackers brasiliani e stranieri hanno fatto un lavoro esauriente e di successo per svelare i meandri di questa ciberguerra che minaccia la sicurezza nazionale e la democrazia. Ad esempio hanno identificato il telefono +1(857) 244-0746, in Massachusetts e +351 963530 310 in Portogallo che amministrano oltre 70 gruppi della campagna di Bolsonaro, e il numero +1 (747) 207 in California che amministra oltre 100 gruppi WA.

Haddad ha detto al giornale Valor che "se si stacca whatsapp per cinque giorni, Bolsonaro scompare". E ha ragione, è la pura verità ed è proprio questo che deve e può essere fatto con la massima urgenza per assicurare l'onestà dell’elezione e contenere la scalata nazi-fascista in Brasile. In questo senso alcune misure potrebbero essere considerate, come ad esempio:

1. la denuncia al TSE/Tribunale superiore elettorale dei gruppi WA con i rispettivi numeri di telefono e con contenti criminali, affinché il tribunale identifichi le titolarità delle linee telefoniche e l’autore del crimine, esiga dalla campagna di Bolsonaro le ricevute dei pagamenti o indaghi il pagamento occulto di linee telefoniche e robot, comunichi ai paesi sede dei robot e delle linee telefoniche il fatto e solleciti l’immediata disattivazione di tali logistiche;

2. la presentazione di denunce presso le ambasciate dei paesi sede delle piattaforme di telecomunicazioni usate per la perpetrazione dei crimini, esigendo dai governi di questi paesi l’immediata disattivazione dell'infrastruttura criminale (linee telefoniche, robot, ecc.) insediata nei rispettivi paesi, pena la denuncia all’ONU per intromissione indebita nella sovranità nazionale del Brasile;

3. richiesta di cooperazione tecnica del governo dell’India, che nell'agosto 2018 ha pensato di regolare in modo restrittivo e per emergenza facebook e whatsapp in presenza di un'ondata di linciaggi originati dalla diffusione di notizie false e dall’istigazione al conflitto all’interno della società indiana attraverso l'intermediazione di facebook e whatsapp;

4. lanciare un allarme globale sulla manipolazione in atto nelle elezioni brasiliane, che serve come laboratorio per la propagazione dell’ideale nazi-fascista al fine di imporre un progetto ultraliberista fondato sull’odio e il degrado sociale in tutto il mondo. L’elezione in Brasile è sotto attacco; la campagna di Haddad è bersaglio di una pericolosa guerra cibernetica. È necessaria la massima urgenza nella lotta alla ciberguerra che il bolsonarismo e la classe dominante promuovono contro la sovranità popolare e lo Stato di diritto per installare un regime che non sarebbe solo di terrore politico, sociale e culturale, ma anche di terrore economico.

Il TSE non è preparato a combattere le fake news di Bolsonaro

Jeferson Miola (17/10/2018)

A giugno 2018, in occasione di un incontro promosso dal TSE/Tribunale superiore elettorale con l'Unione Europea per discutere la lotta contro le notizie false/fake news, l'allora presidente del TSE Luiz Fux dichiarò che "se il risultato di un'elezione qualsiasi è frutto di una fake news diffusa in modo massiccio e tale da influenzare il risultato, l'articolo 222 (del Codice Elettorale) ne prevede anche l'annullamento".

A distanza di quattro mesi si constata che l'elezione (generale brasiliana) è infestata da una gigantesca massa di fake news e contenuti falsi prodotti industrialmente dalla campagna di Bolsonaro, come parte della guerra cibernetica da lui promossa contro la candidatura Haddad/Manuela. A dieci giorni dall'elezione (di secondo turno) il TSE confessa di essere totalmente impreparato e non attrezzato per far fronte al torrente di fake news propagate da sistemi di comunicazione di paesi stranieri che inondano l'elezione e ormai hanno raggiunto un'ampiezza incalcolabile ... La situazione è gravissima. È evidente che i supposti preparativi fatti dall'ex presidente del TSE per garantire l'onestà della consultazione e il rispetto della sovranità popolare non hanno prodotto l'efficacia necessaria, fatto che giustifica la sfiducia che l'agire del tribunale altro non sia che una fake news.

È allarmante: il TSE non è preparato a combattere l'industria di fake news di Bolsonaro e ancor meno a far fronte alla guerra cibernetica contro Haddad e Manuela. La manipolazione di whatsapp produce effetti terrorizzanti, a causa del tremendo accesso a questo mezzo di comunicazione in Brasile, che ha circa 120 milioni di utenti, 10% degli utenti del mondo. L'onestà delle elezioni è minacciata dalla guerra cibernetica che mira a distrugere Haddad per insediare un regine dittatoriale e di terrore politico e sociale, favorevole alla realizzazione del progetto ultraliberista antipopolare, antinazionale e antidemocratico.

Fonte: Brasil 247

Traduzione e organizzazione di Teresa Isenburg

 

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a cura di Nicoletta Manuzzato