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L'America Latina tra siccità e inondazioni L'85,5% del territorio messicano è colpito dalla siccità, con temperature che in alcune zone hanno raggiunto i 47 gradi: il Ministero della Salute ha registrato 48 decessi, dovuti in genere a colpi di calore e disidratazione. E in Messico, come nei paesi centroamericani, in Colombia e in Ecuador, la scarsità di precipitazioni ha provocato l'abbassamento del livello dei bacini idroelettrici, con conseguente deficit energetico. Numerosi i black out in momenti in cui l'uso dei condizionatori è al massimo. Parte del Sud America è invece alle prese con le conseguenze di tremende inondazioni, che hanno già provocato innumerevoli vittime e migliaia di sfollati. In Brasile, dove lo Stato più colpito è quello di Rio Grande do Sul con la sua capitale Porto Alegre, si contano già 170 morti e oltre una cinquantina di dispersi, mentre quasi 600.000 persone hanno dovuto abbandonare le proprie case. Nei paesi vicini le acque del fiume Uruguay hanno iniziato ad abbassarsi permettendo un lento ritorno alla normalità. Questo non ha impedito che oltre tremila persone abbiano dovuto essere evacuate in Uruguay e altre 750 in Argentina. "Siamo in guerra con la natura" e la natura contrattacca, afferma Clare Nullis, portavoce dell'Organizzazione Meteorologica Mondiale, che attribuisce quanto sta accadendo al doppio impatto del riscaldamento globale e del fenomeno del Niño. E gli effetti delle forti piogge vengono ingigantiti dalla deforestazione attuata, nel sud del Brasile, soprattutto per far posto alla coltivazione di soia: la vegetazione nativa giocava infatti un ruolo importante nella retenzione delle acque. Una pesante eredità lasciata al presidente Lula dal negazionista Bolsonaro, che ha destinato alla prevenzione dei disastri climatici una cifra irrisoria. La sua politica continua nel governatore di Rio Grande do Sul, Eduardo Leite. Il subcontinente latinoamericano appare particolarmente vulnerabile agli effetti del cambiamento climatico: solo per citare tre episodi, lo scorso anno in Messico un uragano di categoria 5 ha distrutto vaste zone di Acapulco; a Panama navi da carico non riuscivano ad attraversare il Canale a causa del livello troppo basso delle acque; in Cile gli incendi boschivi hanno provocato la morte di oltre 130 persone. (27/5/2024)
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cura di Nicoletta Manuzzato |