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Argentina, si è spento il sorriso di Lita Boitano Sarà ricordata per il suo sorriso, che non la abbandonò mai. Il 6 giugno, a una settimana di distanza da Nora Cortiñas, a 92 anni si è spenta un'altra madre di Plaza de Mayo: Angela Lita Boitano. Di origine italiana, la sua vita era stata segnata dalla doppia tragedia della scomparsa dei due figli, Adriana e Miguel. Entrambi erano militanti della Juventud Universitaria Peronista. Miguel venne sequestrato nel maggio del 1976, Adriana meno di un anno dopo, nell'aprile del 1977. Lita non risparmiò nessun tentativo per ritrovare i suoi figli. Fondò e presiedette l'organizzazione dei Familiares de Desaparecidos y Detenidos por Razones Políticas. Nel 1978, insieme a Graciela Lois, entrò nello stadio dove si svolgeva la partita Germania-Italia dei Mondiali di Calcio per distribuire volantini di denuncia dei crimini della dittatura. Pochi mesi dopo si recò a Puebla, in Messico, sede della Terza Conferenza Generale dell'Episcopato Latinoamericano alla presenza di Giovanni Paolo II: l'obiettivo era quello di far sapere al papa quanto avveniva nel paese. Dal Messico però fu costretta a riparare in Italia: tornare in Argentina sarebbe stato troppo pericoloso. In Italia continuò la sua lotta e, dopo un digiuno, riuscì a ottenere che papa Wojtyla parlasse del dramma dei desaparecidos. Nel dicembre del 1983, con la caduta del regime, Lita rientra a Buenos Aires, ma le sue speranze di conoscere finalmente la sorte di Miguel e Adriana resteranno deluse. Non smetterà comunque di combattere per i diritti umani, cui affiancherà la battaglia femminista. In rete gira un bel video in cui, con piglio deciso, canta Bella Ciao. (7/6/2024)
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cura di Nicoletta Manuzzato |